Il Mistero delle Madonne Nere
- matermatuta7
- 11 mag 2017
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 23 gen 2024

Il Mistero delle Madonne Nere Il mistero delle madonne nere e
i Luoghi di Potenza I luoghi di culto della Grande Madre nel nostro continente sono molteplici;
le rappresentazioni della Dea si trovano quasi tutti in superficie ma, gran parte di esse, erano poste originariamente nel sottosuolo, dove la presenza delle Correnti Terrestri si fa maggiormente sentire. Proprio dalla Grande Madre derivano le celebri "Vergini Nere", le Madonne dal volto scuro venerate in tanti santuari.
Esse non si sono annerite con il fumo di candele ed il loro
colore nero non è casuale . Con un'operazione nota come "sincretismo",
la Grande Madre pagana avrebbe assunto il volto di Maria,
purtroppo alcune statue e raffigurazioni originali sono state sostiuite con altre bianche , non trovando un modo per giustificare il nero delle sue prime raffigurazioni.
Allo stesso modo in tutti i luoghi cristianizzati anche ad Haiti dove si invocavano gli dei del Voodoo sono stati associate
le immagine dei Santi cattolici importate dai missionari, Le immagini delle Vergini Nere contraddistinguerebbero dunque i luoghi particolarmente legati alla Grande Madre, gli stessi su cui, da sempre, gli uomini costruiscono i loro edifici sacri. Vergini nere sono disseminate nelle chiese di tutta Europa;
in Italia se ne trovano a Cagliari, Crea del Monferrato, Crotone, Viggiano , Loreto, Lucca, Oropa, Pescasseroli, Rivoli, Roma, San Severo, Tindari, Venezia; in Francia addirittura novantasei. Le più famose sono quelle della cattedrale gotica di Chartres, chiamate Notre-Dame-sous-Terre e Notre-Dame-du-Pilier. Si dice che alcuni individui particolarmente sensibili, avvicinandosi alle cappelle in cui sono collocate, provino una sensazione di mancamento: sono le correnti terrestri che, in quei punti, raggiungono il massimo della loro potenza, e che percorrono la colonna vertebrale del visitatore, non di rado provocando in lui un'improvvisa "illuminazione" mistica. Inoltre, nel culto della Madonna rivive in modo concreto il culto pagano di Iside, che fu per due secoli la "Santa Madre" del mondo antico. Nel Simbolismo Alkemico il suo colore nero fu da sempre associato al Nero Kali la Dea Ctonia ed alla Nigredo ovvero la prima fase della Trasmuazione Alchemica .
Nostra Signora di sotto terra.
Originariamente la Madonna Nera, rappresentazione della materia prima nascosta nel ventre della terra, veniva installata nelle cripte degli edifici sacri. La si chiamava Nôtre Dame de dessous terre.
Draghi e Sirene


Mose' con la bacchetta divenuta serpente anzi drago
Non di rado queste cattedrali sono ornate anche da vere iconografie di draghi e di Sirene Bifide .
Un' accostamento mitologico davvero bizarro ed incomprensibile per chi non conosce la loro simbologia e perché furono posti lì .
I Draghi rappresentano il serpente sotterraneo,
l' Energia Tellurica chiamata la Wouivre degli antichi,
che segue il suo percorso nei suoi vasi sanguigni (le vene del drago) che sono vie energetiche. Gli antichi riuscivano a individuare i luoghi di potere dove il serpente raggiunge la superficie per una faglia della crosta terrestre, questi sono chiamati luoghi (energeticamente) alti. L’energia tellurica è quella di Madre Terra che riveste un ruolo così importante, ma anche il Cielo svolge la sua parte convogliando le energie celesti sul sacro spazio in cui cielo e terra s’incontrano. Proprio in queste aree in cui la Wouivre si manifesta e guizza i costruttori medievali hanno costruito i principali centri di culto della cristianità. La maggior parte delle cattedrali gotiche è dedicata a Maria: l’ultimo volto della Dea Madre. La Madre o Mater è la materia, la sostanza si cui sono fatte le forme, rappresentata con una Vergine nera, e quando la Mater Nera sale verso il Cielo, diventa Maria Assunta.
LA " WOUIVRE"

Wouivre con fiore di Lys
WOUIVRE
Ci sono dei luoghi in cui alita lo spirito dei luoghi in cui l’uomo si può impregnare di spirito. Questo spirito si può designare con nomi particolarmente saccenti, ma sarebbe un vero peccato non chiamarlo con il suo antico nome gallico: Wouivre. La Wouivre è il nome che i nostri antichi predecessori diedero ora ai serpenti che strisciavano al suolo - e, per estensione imitativa, ai corsi d'acqua che «serpeggiavano», come la Woëvre - ora alle correnti che percorrono la Terra, che serpeggiano nel suolo. Oggi le chiamiamo, con termine più usuale «correnti telluriche». Tra queste correnti telluriche ve ne sono alcune che nascono dalle acque sotterranee; altre da falde di terreni che hanno messo in contatto dei suoli di nature diverse, che accusano differenze di potenziale ai cambiamenti di temperatura; altre ancora che provengono dal più profondo del magma terrestre … Di queste correnti terrestri, ce n’erano di buone e di cattive. Le buone erano quelle che facevano - e fanno sempre - del bene alle piante, agli animali, agli uomini. Una volta la gente si riuniva per vivere in questi luoghi benefici. Le piante vi crescono meglio, gli animali vi prosperano, la salute degli uomini è migliore. Si contrassegnavano i luoghi, dove queste correnti fecondanti erano particolarmente attive con pietre che in qualche modo le fissavano, le condensavano. A volte, si ergevano alte queste pietre per raccogliere così le correnti celesti; noi le chiamiamo ora menhir. Erano pietre di fecondità, perché accumulavano le proprietà fecondanti della terra e del cielo
Gli antichi le chiamavano anche forze del “drago”, facendo riferimento al fatto che erano forze enormi, difficilmente controllabili utilizzabili sia per il bene che per il male, a seconda delle intenzioni umane.
La corrente energetica denominata "Wouivre" è spesso raffigurata incisa sulla pietra di chiese antiche, cattedrali o altri edifici religiosi, un serpente alato. In alcuni luoghi, si uniscono le correnti del cielo rappresentate da uccelli (sirene) dando vita a draghi.
Il Foro e la Lancia Celeste

La chiesa di San Michele in Foro a Lucca ha la particolarità di essere orientata secondo l’asse Est-Ovest, e di essere posta nel centro del Foro romano dell’antica città, un luogo sacro per i Romani, dove Cielo e Terra si uniscono con forte impatto energetico. Il Foro era il punto in cui le due direttrici deI Cardo Massimo (N-S) e del Decumano Massimo (E-O) s’incrociano, e intorno ad esso all’interno di spazi quadrati o rettangolari, si potevano trovare i templi dedicati alla Triade Capitolina. M. Eliade descrive il modo di procedere dei costruttori di edifici sacri in India: “Prima che i muratori depongono la prima pietra, l’astronomo mostra loro il punto, dove deve essere collocata e questo punto deve trovarsi sopra il serpente che sostiene il mondo, il capo muratore affila un picchetto e lo introduce nel suolo esattamente nel punto indicato, con lo scopo di immobilizzare la testa del serpente. Pertanto la pietra angolare si trova al centro esatto del mondo”. Nell’iconografia cristiana medioevale quest’atto è quello della testa del drago trafitta dalla lancia di San Michele. Ecco spiegato il significato misterico della parola Foro, il significato esoterico cui tutti fanno riferimento, si riferisce al Foro Romano. Un altro rilievo raffigurante San Michele è inserito sul piedritto dell’arco di passaggio, sul lato nord della piazza. I due San Michele, uno posto a Nord, l’altro posto a Ovest, tracciano le due direzioni del cardo e del decumano, e lì dove s’incontrano, si trova il Foro fatto dalla Lancia Celeste.
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